Apatia

Apatia
E' possibile descrivere l'apatia come la perdita o la riduzione della motivazione rispetto ad uno stato precedente, associato ad un decremento dei comportamenti goal-directed (diretti ad uno scopo), dell’attività cognitiva ed emotiva

Gli individui affetti da apatia hanno difficoltà nell’intraprendere nuovi comportamenti o iniziative (Husain & Roiser, 2018).
Un aspetto importante è anche che la perdita di motivazione non è imputabile ad una compromissione dello stato di coscienza, ad un problema cognitivo o ad un distress emozionale (R.Marin, 1991).

Non necessariamente l’apatia è dovuta ad un disturbo depressivo. Certamente è possibile osservare tratti apatici nei soggetti depressi, ma in genere sono presenti altri sintomi specifici: prevale spesso l'impossibilità di provare piacere nelle cose (anedonia), disperazione e perdita di senso nella vita (M. Conte, 2016).
In ottica Rogersiana, l'apatia è collegata ad una riduzione dell'espressione della tendenza attualizzante,ovvero la capacità intrinseca nell’essere umano di orientarsi selettivamente ed in modo diretto verso il completamento e l’attualizzazione delle proprie potenzialità.

Apatia Pisa

Rogers (1978) descrive il processo legato alla motivazione affermando che:“Abbiamo a che fare con un organismo che è sempre motivato, è sempre intento a qualcosa, che cerca sempre qualcosa.
La mia opinione è che c’è nell’organismo umano, una sorgente centrale di energia e che tale sorgente è funzione di tutto l’organismo, non solo di una sua parte.
Il modo migliore per esprimerla con un concetto è di definirla tendenza al completamento, all’attualizzazione, alla conservazione ed al miglioramento dell’organismo”.

La tendenza attualizzante è quindi la tendenza intrinseca che guida i comportamenti di un organismo verso il mantenimento, arricchimento e riproduzione di sé stesso.
Rogers afferma che tale tendenza può essere contrastata, distorta, ma non può essere distrutta, senza che si distrugga l'organismo stesso.
Nell'apatia, per qualche motivo, la persona è come se non si sentisse più in diritto di soddisfare i propri bisogni e le emozioni smettono di essere percepite.

L'obiettivo della terapia, quindi, è il recupero del diritto alla cura di sé stessi, di esprimersi attraverso il ritorno al contatto con i propri processi emotivi, in quanto portatrici di qualità adattive che guidano e dirigono le persone nel poter accedere e nel poter riconoscere i propri bisogni e desideri, in modo da tornare all'agire.

Bibliografia per approfondire:
  • • Rogers, C.R. (1978) The formative tendency. J. Hum. Psychol., 18, pp. (23-26);
  • • Marin, R. S. (1991). Apathy: a neuropsychiatric syndrome. The Journal of neuropsychiatry and clinical neurosciences;
  • • Conte, M. (2016). Apatia ed abulia: cause e cura pubblicato in ipsico.it,2016;
  • • Husain, M., & Roiser, J. P. (2018). Neuroscience of apathy and anhedonia: a transdiagnostic approach. Nature Reviews Neuroscience, 1.;

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